Copiare, che male vi fo?

Sai distinguere una ricerca da una copia.
Sai cosa vuol dire copia&incolla e sai che è comportamento scorretto.
Sai chiederti chi ha scritto un testo, in che secolo, in quale contesto...

Il plagio, punto di vista del MaestroAlberto: http://www.maestroalberto.it/2006/08/23/bloggers-e-plagio/
Dal Dizionario De Mauro: "appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un’opera altrui o di una parte di essa, spec. in ambito artistico e letterario: sospettare di p. un libro | estens., opera nella quale si verifica tale appropriazione indebita: questo volume è un p.": http://www.demauroparavia.it/83651.
Lo
sai cos'è il plagio, capita a tutti di avere fretta nel consegnare un
documento, una ricerca, uno studio, e sembra di non avere il tempo di
approfondire un aspetto.
D'altra parte, è un processo normale
nell'apprendimento, il "copiare" da un maestro, da un'autorità, da chi
ne sa più di noi. E' tutto normale...
Il brutto comincia quando si spaccia
il materiale "preso a prestito" come se fosse proprio, cioè come un
prodotto del proprio lavoro e della propria intelligenza.
Non è giusto, il lavoro altrui va riconosciuto anche su Internet, e quindi bisogna imparare a citare le fonti.
Di solito per Internet, la citazione può avvenire
citando l'url del sito, e il nome della risorsa. Se disponibili,
aggiungere anche il nome dell'autore, e la data di produzione.
A volte il plagio - cioè la copia non autorizzata - viene fatta per far bella figura in classe. Ciò non è giusto. Il tuo insegnante può accorgersene, e la bella figura svanisce... Ma vi sono anche software studiati per individuare casi di plagio, come vi sono siti specializzati per individuare e confrontare originale e copia!
Tieni
conto - d'altra parte - che vi sono siti che incoraggiano l'utilizzo di materiale
prodotto da altri (non a fini dei compiti scolastici, ovviamente), a
condizione che si citi la fonte nel modo previsto.
Perché lo fanno?
Perché ritengono che la Rete debba essere uno strumento di conoscenza collettivo e mettono le proprie risorse a disposizione di tutti, come quanti collaborano a Wikipedia: questa forma di diffusione delle cultura e del sapere si va diffondendo sia attraverso questi canali, sia attraverso blog, podcast, e piattaforme multimediali.
Chi lo desidera, può aderire espressamente a questa procedura, che si va diffondendo anche in Italia e si chiama Creative Commons. Se hai voglia di approfondire, vai nel sito.
Leggi questo breve paragrafo e completalo.
Il plagio consiste nella
non autorizzata di unopera individuale, pubblicata con riservati. Riprodurre un oggetto condiviso citandone la non è plagio.A
, però, neanche questo comportamento è da . E necessario fare , ma il risultato deve essere personale.