Cos’è il cloud gaming? L’ultima evoluzione del videogame
Il cloud gaming è un servizio attivo ormai da diversi anni che è destinato, secondo gli esperti del settore, a dominare il mondo dei videogiochi in un futuro non troppo lontano. In poche parole, si tratta della possibilità di giocare ad un titolo in streaming, senza l’obbligo di dover recarsi fisicamente a comprare il videogioco in questione e procedere alla sua installazione. Non mancano gli scettici di questa nuova frontiera del gaming, i puristi dei videogiochi sottolineano come il disco fisico sia parte integrante dell’esperienza ma i dati raccolti fino ad ora dimostrano come lo streaming sia destinato ad essere uno dei capisaldi del futuro dei videogame.
Ad oggi sono ancora relativamente poche le aziende che si sono approcciate al mondo del cloud gaming, in primis perché si tratta di una tecnologia che richiede un elevato investimento economico. A farsene carico, perciò, al momento sono i colossi del mondo tecnologico: Microsoft, Sony, NVIDIA e Shadow. È di pochi mesi fa l’annuncio della chiusura di Google Stadia, l’esperimento del gigante americano si è rivelata un buco nell’acqua: secondo gli esperti del settore, tuttavia, la colpa non sarebbe riconducibile al cloud gaming in sé quanto piuttosto ad investimenti sbagliati in questo settore da parte del gruppo californiano.
Microsoft e Sony rientrano inevitabilmente tra le aziende che hanno scelto di investire in questa nuova modalità di gioco poiché sono i produttori delle due console che dominano il mercato da decenni: rispettivamente Xbox e Playstation. L’azienda fondata da Bill Gates propone agli utenti paganti un abbonamento denominato Xbox Game Pass Ultimate: chi lo sottoscrive ha la possibilità di giocare in cloud a tutto il catalogo fornito dalla console, inclusi i titoli usciti in esclusiva Microsoft (i giochi attualmente disponibili sono circa un centinaio ma è lecito supporre in un periodico aggiornamento del catalogo). Sony è invece promotrice del Playstation Plus Premium: il funzionamento del servizio è lo stesso proposto da Xbox, ciò che cambia è ovviamente il catalogo di giochi. Questo abbonamento specifico consente inoltre l’utilizzo in cloud di giochi utilizzati sulle primissime console, a partire dalla prima playstation, uscita ormai oltre vent’anni fa. Ad essere esclusi sono i titoli pensati per la Playstation 5 e quelli in esclusiva Sony, per cui l’unica via possibile resta l’acquisizione del gioco.
Una volta però compresi i principali abbonamenti presenti, ad oggi, sul mercato, è necessario ricapitolare gli elementi principali per potersi avvalere del cloud gaming. Come presupposto basilare è fondamentale essere dotati di un’ottima connessione internet. Una volta accertato questo, è altrettanto vitale essere in possesso di una console compatibile con l’abbonamento che si è scelto: può essere la classica playstation, ma anche il PC o lo smartphone. Qualora la scelta dovesse ricadere proprio sul dispositivo mobile, è altresì possibile utilizzare alternative per giocare: ne sono un esempio le app, alcune delle quali ricalcano fedelmente le uscite per console quali Xbox o PS5.
È il caso di FIFA, disponibile praticamente per tutti i dispositivi, ma anche GTA o Call of Duty, celebri nella loro versione per console. Il numero di applicazioni varia con cadenza quasi giornaliera ed è possibile scegliere tra un catalogo quasi sterminato. Ad avere un ruolo ancora predominante sono le app dei giochi di carte, presenti sia in solitaria che interni a sale da gioco virtuali: in questo caso il catalogo di attività proposte si amplia, accompagnato da guide sulle modalità di gioco e recensioni, come la recensione della slot Reactoonz e altre slot popolari, approfondimenti sulle varianti dei giochi e molto altro. Tutti aspetti utili nell’orientare la scelta verso l’una o l’altra esperienza di gioco.